Trascrizione integrale
Luke Littler è il giocatore più vicino al massimo che abbiamo mai visto? Abilità umana che è al limite?
L’imperfetta perfezione
Dal punto di vista statistico e biomeccanico. La capacità di dominare l’errore
In termini di pura precisione meccanica, Littler gioca già al 90 circa del massimo fisico umano possibile.
Il restante, quello che separa l’uomo dalla macchina è fatto di concentrazione, nervi e pressione psicologica.
Nessun robot potrà mai avere: la capacità di dominare l’imperfezione.
Dal punto di vista tecnico, Littler si muove oggi a un livello che rasenta la perfezione statistica.
Le sue medie superano spesso i 110 punti, e nei momenti del pubblico né l’adrenalina che scorre nelle mani.
Littler sì. E la sua grandezza sta proprio nella capacità di restare implacabile sotto quella pressione, di reagire quando la freccetta sbaglia di poco e di trasformare l’imprevisto in forza.
È la perfezione imperfetta, quella che non cancella l’errore ma lo governa.
Forse nessun giocatore potrà mai raggiungere la freddezza assoluta di una macchina, ma Luke Littler ci si avvicina più di chiunque altro.
È proprio per questo, ogni volta che sale sul palco, ci ricorda che la bellezza delle freccette non è nella perfezione matematica, ma nel coraggio di sfiorarla senza mai toccarla davvero.
Un robot perfetto (cioè senza errore umano)
Un robot perfetto, con mira assistita e ripetibilità assoluta, sarebbe in grado di:
- Chiudere ogni leg in 9 freccette.
- Fare sempre 180 ai primi due turni e chiudere al terzo.
- Mantenere un average costante di 167,5, il limite massimo possibile.
Vedere giocare Luke Littler dà l’impressione di osservare una macchina.
Lui, con il suo gesto fluido e ripetibile, sembra eliminare ogni margine d’errore umano.
Le freccette viaggiano dritte, sempre nello stesso punto, con una precisione che sfiora l’incredulità.
Eppure dietro quella calma glaciale si nasconde qualcosa che i migliori toccano a soglie che fino a poco tempo fa sembravano impossibili.
Un robot, teoricamente, non sbaglierebbe mai, chiuderebbe ogni leg in nove freccette, e vivrebbe in un mondo senza esitazioni o distrazioni.
Ma Littler, pur restando umano, ci si avvicina quanto più si possa immaginare.
Gli errori che commette sono minimi, spesso inferiori a un centimetro, e la coerenza del suo movimento è quasi meccanica.
La differenza che fa la bellezza dello sport
Eppure la differenza resta, ed è proprio lì che nasce il fascino dello sport.
Un robot non conosce la tensione, non sente il peso del pubblico né l’adrenalina che scorre nelle mani. Littler sì.
E questa è la sua forza più grande.
La Ghirada — Coppa delle Regioni 2025
Città dello Sport
A Treviso si sono dati appuntamento quarantanove atleti uomini e trentaquattro donne ed hanno dato vita lo scorso fine settimana alla ventiseiesima Coppa delle Regioni.
Sono dieci le regioni che sono state rappresentate da un gioco di altissimo livello.
Una due giorni che ha decretato i seguenti risultati:
- Singolo femminile: vince Galasso su Biagetti, entrambe del FVG.
- Singolo maschile: vince Beretta della Lombardia su Caterino delle Marche.
- Doppio femminile: tutto FVG, Brumetz e Galasso su Biagetti e Ciofi.
- Doppio maschile: i veneti Turetta e Agostini sugli emiliano-romagnoli Pirone e D’Alessandro.
- A squadre: il FVG domina in entrambe le classifiche; secondi Lombardia (maschile) ed Emilia Romagna (femminile).
Cronaca su Freccette News
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